In questo stadio, una sorta di "catino" nel centro della città[69], la squadra giocò dal 1924 al 24 maggio 1994. Nel 1994 infine viene inaugurato il quarto e, al momento, ultimo stadio di Padova, l'Euganeo, costruito per il ritorno in Serie A, che nei suoi primi anni di utilizzo era privo della curva Sud riservata ai tifosi locali (fu terminata nel 1999).
Durante il girone di ritorno i veneti compiono una rincorsa che riesce a far raggiungere alla terzultima giornata il quarto posto, dopo aver battuto 2-0 il già retrocesso Taranto, e agganciando il Lecce (fermato in casa sul pari dalla SPAL) e l'Ascoli (1-1 ad Andria), mentre il Piacenza allunga; la domenica successiva avviene la beffa: i biancoscudati pareggiano 1-1 a Lucca, mentre i salentini espugnano per 3-2 il Dall'Ara (spedendo il Bologna in C1) e si riportano a un punto di vantaggio insieme all'Ascoli, che supera agevolmente il Cesena (3-0). Unico spiraglio viene dal pareggio casalingo degli emiliani, fermati 0-0 in casa dalla Fidelis Andria.
L’incontro è valido per la sesta giornata del campionato Primavera 1. I friulani hanno necessità di muovere la classifica vista l’ultima posizione e la casella delle vittorie ancora con lo zero. Troveranno un avversario che invece è partito molto bene con 3 vittorie un pareggio e una sconfitta. Nell’ultimo turno hanno avuto la meglio dell’Inter per 2-0. Anche i bookmakers danno alla vigilia favorevoli i pugliesi con una quota di 1. 80, di contro la sconfitta a 3. 60 e stessa quota per il pareggio. Ricordiamo che in classifica guidano Juventus e Fiorentina con 14 quindi Frosinone e Torino con 13 e ben quattro squadre a 10 con Bologna, Roma, Sassuolo e Lecce anche se quest’ultimi hanno ancora questo turno da dover disputare. Ci avvicineremo alla sfida a partire dalle 11:30 con l’uscita delle formazioni ufficiali quindi dalle 12:30 la diretta con l’aggiornamento del punteggio e i dati salienti.
Il primo fu il "Campo di Via Belzoni" (oggi "Walter Petron") dove il 29 gennaio 1910 il Padova giocò la sua prima partita in assoluto contro il Verona. Il secondo fu il "Campo Giovanni Monti" (ex stadio comunale) intitolato al giocatore Giovanni Monti e costruito al interno dell'omonimo velodromo inaugurato il 12 febbraio 1916 con la partita Padova-Verona finita (4-0). Il Padova vi giocherà fino al campionato 1922-1923. Il 19 ottobre 1924 adiacente al vecchio campo da gioco venne inaugurato il terzo stadio del Padova, l'Appiani, dedicato al ex giocatore del Padova Silvio Appiani.
Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto] Dal 1991 al 2014 il Padova e le squadre giovanili si sono allenate al "Centro Sportivo Euganeo" situato a Teolo ai piedi dei Colli Euganei in frazione Bresseo. Dal 2014 si allena al Centro Sportivo Memo Geremia di Padova, struttura di proprietà del Petrarca Rugby, e allo Stadio Silvio Appiani. Società[modifica | modifica wikitesto] Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto] Dal sito web ufficiale della società.
Dal 1919 al 1930 la squadra ebbe un centravanti prolifico, Giovanni Monti, autore di 57 reti (più 2 in Coppa Italia)[8]. Monti era un pilota e aveva anche combattuto nella prima guerra mondiale; pochi mesi dopo il suo ritiro da calciatore, nel luglio del 1931, precipitò con un idrovolante nel Lago di Garda perdendo la vita[9]. Nell'estate del 1931, con il Padova in Serie B, diventa presidente l'ingegner Ferruccio Hellmann, che contribuisce all'acquisto di importanti calciatori. Il bomber Gastone Prendato va alla Fiorentina ma arrivano alcuni giovani di grande avvenire fra i quali Annibale Frossi o Alfredo Foni, che diventerà terzino nella Juventus nonché uno dei grandi del calcio del quinquennio (campione olimpico 1936 e del mondo nel 1938).
Tale impianto, concepito per uso polisportivo, ha fin da subito suscitato critiche da parte della tifoseria e degli addetti ai lavori per la sua dispersiva sovrabbondanza strutturale e la scarsa funzionalità, con particolare riguardo per la notevole distanza delle tribune dal terreno di gioco, la scomodità degli spalti e la difficile accessibilità dal centro cittadino. L'Euganeo è stato peraltro teatro della repentina retrocessione del club, nell'arco di cinque anni, dalla Serie A alla Serie C2.
Claudio Valigi, 33 presenze e 8 reti nell'anno della promozione in Serie B del 1986-1987. Nel 1983 il Padova perde la finale della Coppa Anglo-Italiana col Cosenza. In una tre giorni disputata tra il 23 e il 25 aprile a Cosenza, i biancoscudati si impongono in semifinale per 4-2 contro il Chelmsford. Nella finale del 25 aprile i padroni di casa si assicurano il titolo battendo il Padova di Bruno Giorgi per 2-0.
Dopo un pareggio per 0-0 in casa, il 12 giugno la squadra veneta perde la finale di ritorno per 2-0[39], vedendo così svanire il sogno di un ritorno in massima serie. Vincenzo Italiano, capitano del Padova nel triennio 2009-2012. La stagione 2011-2012 inizia con la conferma del duo Foschi-Dal Canto. Dopo una buona partenza (nelle prime sette giornate conquista 17 punti su 21), nel corso della stagione la squadra ha un continuo calo, che la fa uscire dalle posizioni di vertice per concludere al settimo posto.
Anni 1990[modifica | modifica wikitesto] Nel corso della stagione 1990-91, alla guida di Mario Colautti, il Padova sfiora il ritorno in massima serie, concludendo al quinto posto a un punto dall'Ascoli: fatale, per una squadra che vede protagonisti futuri punti fermi della Nazionale italiana quali Angelo Di Livio, Antonio Benarrivo e Demetrio Albertini, è la sconfitta per 2-1 contro la Lucchese all'ultima giornata[23].
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(dal 23′ st Daka D. ), Samek D., Vulturar C.. A disposizione: Leone R., Moccia L., Abdellaoui N., Borgo A., Carrozzo G., Corfitzen J., Daka D., Kausinis E., Minerva F., Perricci G., Russo J. Reti: al 20′ st Burnete R. (Lecce U19), al 45’+2 st Daka D. (Lecce U19). Ammonizioni: al 10′ st Centis A. (Udinese U19) al 12′ st Dorgu P. (Lecce U19). UDINESE U19: Di Bartolo Zuccarello F. (Portiere), Abankwah J., Abdalla J.
DIRETTA/ Spal Bologna Primavera (risultato finale 2-2)
Tabellino UDINESE U19: Di Bartolo Zuccarello F., Abankwah J., Abdalla J. M., Asante R. A., Campanile A. (dal 1′ st Pejicic D. ), Centis A., Cocetta N., De Crescenzo M. (dal 23′ st Salah B. ), Guessand A., Iob S., Semedo V.. A disposizione: Mecchia E., Accetta S., Armani M., Caiazzo F., Di Lazzaro A., Nuredini A., Nwachukwu S. J., Pejicic D., Porzio A., Russo D., Salah B. LECCE U19: Borbei A., Berisha M., Burnete R., Dorgu P., Hasic E., Mommo E. (dal 1′ st Corfitzen J. ), Munoz P., Pascalau R., Salomaa H.
Cronistoria[modifica | modifica wikitesto] Cronistoria del Calcio Padova 29 gennaio 1910 - Fondazione dell'Associazione Calcio Padova. 1909-1910 - 3° nel Campionato Veneto di Seconda Categoria. 1910-1911 - 3° nel Campionato Veneto di Seconda Categoria. 1911-1912 - La società rimane inattiva e prosegue la sua attività agonistica dalla stagione successiva dal campionato di Promozione. 1912-1913 - 3° nel Campionato Veneto di Promozione.
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Stemma usato nella stagione 2014-2015 Stemma usato dal 2015 al 2018 Stemma in uso dal 2018 Mascotte[modifica | modifica wikitesto] La mascotte del Padova è la famosa gallina padovana, che proprio come il Padova ha i colori bianco e rosso. Strutture[modifica | modifica wikitesto] Stadio[modifica | modifica wikitesto] Lo Stadio Euganeo. Il Padova, durante la sua storia, ha giocato le partite interne di campionato su quattro diversi campi.
Associazione Calcio Monza S.p.A. *
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